Unità Clinica Depressione
inTHERAPY è organizzata in unità cliniche dedicate alla cura di disturbi psicologici specifici. Ogni unità clinica è composta da psicoterapeuti specializzati nell’utilizzo di approcci e protocolli considerati di elezione secondo le linee guida internazionali, che garantiscono le più alte percentuali di guarigione per il paziente. Gli interventi che contraddistinguono questa Unità Clinica mirano a riconoscere e gestire le flessioni dell’umore con una certa distanza critica, riducendo il ritiro sociale o la ruminazione per la depressione e la disregolazione comportamentale nel caso dei disturbi bipolari.
Cos’è la depressione
La depressione e in generale i disturbi depressivi sono disturbi che assieme ai disturbi bipolari appartengono alla categoria dei Disturbi dell’umore e sono caratterizzati da tristezza e insoddisfazione profonde e intense. Chi soffre di disturbo depressivo ha continui pensieri negativi e pessimisti riguardo a sé stesso, il mondo e il proprio futuro e non prova più piacere a svolgere le attività a cui prima era interessato. La depressione può impattare in modo significativo nella vita quotidiana e, nelle forme più gravi, può portare al suicidio.
Quali sono i disturbi depressivi
Vi possono essere diverse tipologie di disturbi depressivi, ad esempio tra questi ritroviamo il disturbo depressivo maggiore (noto anche come depressione maggiore), la distimia e la depressione reattiva.
Sintomi comuni ai disturbi depressivi
I disturbi depressivi sono caratterizzati da sintomi psicologici, fisici e comportamentali. Tra i sintomi della depressione troviamo:
- Deflessione del tono dell’umore (umore depresso), tristezza, disperazione (che può includere la tendenza al pianto persistente)
- Diminuzione o perdita di interesse per le attività quotidiane e per le attività piacevoli; può insorgere anche apatia e trascuratezza per la cura del sé
- Scarsa capacità di concentrazione e difficoltà di memoria
- Difficoltà nel prendere decisioni (anche relative a semplici situazioni quotidiane)
- Aumento dell’irritabilità
- Affaticamento e mancanza di energie
- Agitazione o rallentamento psicomotorio
- Ipersonnia o insonnia
- Alterazioni dell’appetito (con aumento o diminuzione del peso corporeo)
- Diminuzione della libido
- Pensieri di colpa, autosvalutazione, calo dell’autostima
- Pensieri di morte, ideazioni suicidarie, tentativi di suicidio
Come riconoscere la depressione
I sintomi psicologici della depressione richiamano alcune tematiche, modi di vedere sé stessi e il mondo, che sono caratteristici e tipici dei disturbi depressivi. Anzitutto, è comune l’autosvalutazione e una rigida autocritica: i pensieri sul sé assumono connotazioni esageratamente negative legate al senso di fallimento, al senso di inutilità, di scarso valore, di incapacità, di inadeguatezza e di colpa. Tra le visioni negative e le valutazioni pessimistiche non è intaccata solo l’idea di sé stessi, bensì anche la visione del mondo e del futuro. Intrappolato in una triade negativa, l’individuo vede sé stesso, il mondo e il futuro secondo accezioni e predizioni negative. Tali credenze negative portano a mettere in atto dei comportamenti disfunzionali (es. evitamento delle attività quotidiane e il ritiro dalle relazioni sociali, passività). Questi comportamenti mantengono l’umore deflesso, il senso di impotenza e in generale i sintomi depressivi e non consentono di sperimentare un senso di efficacia ed emozioni positive.
In chi soffre di depressione è inoltre presente la tendenza a ruminare. La ruminazione è una forma di pensiero ripetitivo e negativo riguardante il passato, le cause e le conseguenze dei propri problemi e delle proprie difficoltà. Un’eccessiva ruminazione impedisce di sviluppare strategie adatte per affrontare i problemi e le difficoltà.
Cura della depressione
La depressione è un disturbo che può essere trattato sia a livello psicoterapico che farmacologico.
È fondamentale riconoscere e diagnosticare precocemente questa condizione psicopatologica, senza trascurare segnali di allarme che potrebbero ulteriormente compromettere la funzionalità della persona nella quotidianità e creare un disagio significativo.
Per quanto riguarda gli approcci di psicoterapia, le linee guida NICE raccomandano la psicoterapia cognitivo-comportamentale come trattamento di elezione per la depressione.
Cause della depressione
Le cause del disturbo depressivo sono molteplici e complesse. Tra i fattori che possono aumentare il rischio di un disturbo depressivo ritroviamo fattori genetici, biologici, sociali e psicologici.
Fattori genetici
Per quanto riguarda i fattori genetici, gli studi documentano una ereditarietà genetica per la predisposizione a sviluppare la depressione, con un rischio significativamente maggiore per i familiari di primo grado nel manifestare il disturbo rispetto alla popolazione generale.
Fattori biologici
A livello biologico, vi possono essere alterazioni nei livelli di noradrenalina e serotonina, neutrotrasmettitori chiave per la regolazione dell’umore.
Fattori ambientali e psicologico-sociali
In termini di eventi ambientali e fattori psicologico-sociali vari studi evidenziano che eventi stressanti, anche prolungati nel tempo, possono impattare sui neurotrasmettitori e sul funzionamento dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, influenzando la regolazione dell’umore. Alcuni eventi stressanti possono essere fattori precipitanti che concorrono all’esordio e al mantenimento della depressione. Alcuni esempi di eventi stressanti possono essere perdite, lutti, separazioni, cambiamenti lavorativi, malattie, conflitti, difficoltà economiche. Tuttavia, va sottolineato che la presenza di uno specifico evento o situazione stressante non è una condizione necessaria all’esordio di una depressione: spesso un disturbo depressivo si presenta anche in assenza di uno specifico evento scatenante.
In termini psicologici, inoltre esperienze infantili avverse e negative possano facilitare una maggiore vulnerabilità alla depressione e difficoltà nella regolazione emotiva.
Esordio e decorso
La depressione può presentarsi secondo diversi livelli di gravità. Possiamo riscontrare forme lievi oppure forme medio-gravi e molto gravi che compromettono in maniera grave la funzionalità della persona nella vita quotidiana per lunghi periodi di tempo.
Quando può comparire? La depressione nelle sue diverse forme e tipologie può avere esordio sin dall’infanzia/adolescenza e per tutta la vita. Lo studio ESEMeD (European Study of the Epidemiology of Mental Disorders) stima che a prevalenza in Italia dei disturbi depressivi nell’arco della vita è dell’11,2% (14,9% nelle donne e 7,2% negli uomini). Vi sono alcune fasi di vita per cui le donne sono in particolare maggiormente vulnerabili alla depressione; ad esempio, nel post-partum (in tal caso si parla di depressione post-partum) e nella transizione verso la menopausa.
Il decorso di un disturbo depressivo è molto variabile a seconda delle situazioni cliniche di partenza. Anzitutto, andrà valutato se è in comorbilità con altri disturbi psichici. Generalmente, un episodio depressivo maggiore dura almeno sei mesi, ma può avere anche decorsi più brevi o più lunghi a seconda delle specifiche situazioni; in alcuni casi può divenire cronico, ed è frequente anche a fronte di una remissione dei sintomi andare incontro a ricadute nel futuro nell’arco della propria vita (Vos et al., 2004). Sarà quindi fondamentale anche la fase di follow-up e prevenzione delle ricadute nella strutturazione di un trattamento della depressione.
Domande più frequenti
La depressione non ha una singola causa. Può derivare da una combinazione di fattori genetici, biologici, ambientali e psicologici. Alcuni fattori di rischio possono essere:
- Storia familiare di depressione
- Eventi di vita stressanti o traumatici
- Condizioni mediche
La depressione viene diagnosticata da un medico psichiatra, uno psicologo o uno psicoterapeuta attraverso una valutazione completa, che integra:
- un colloquio clinico relativo ai sintomi e alla storia medica
- la somministrazione di test scientificamente validati
La diagnosi è fondamentale per scegliere il trattamento più efficace per la problematica riportata.
Per questo motivo inTHERAPY si avvale solo di terapeuti esperti in psicodiagnosi per identificare correttamente i sintomi della depressione.
Incoraggiala a cercare un aiuto professionale, senza giudicarla ma offrendole ascolto e comprensione.
Se ti senti molto triste o privo di energia, provi sentimenti di vuoto, senti di aver perso ogni interesse verso il mondo esterno a seguito di un evento negativo che ti è capitato (es. un lutto, la fine di una relazione, la perdita di lavoro…), sappi che è una reazione naturale, coerente con l’esperienza che stai vivendo e, nella maggior parte dei casi, transitoria. Tuttavia se questi sintomi sono molto intensi, provocano una forte sofferenza e persistono per molto tempo, è opportuno rivolgersi a un professionista, soprattutto se sono presenti autocritica, sensi di colpa, disperazione, mancanza di speranza verso il futuro, profondo pessimismo e pensieri di morte, sintomi tipici della depressione clinica.
Se senti di star meglio e inizia a farsi strada in te l’idea di interrompere la terapia, confrontati col tuo psicoterapeuta, potrà dirti se è il momento giusto per interrompere o se è raccomandabile continuare. La decisione di interrompere o proseguire il percorso spetta comunque sempre a te.
Nei casi più gravi, il trattamento farmacologico può essere fondamentale. Integrando la farmacoterapia con la terapia cognitivo-comportamentale, si ottiene il massimo dell’efficacia nel superare la depressione. Avere dubbi, domande o preoccupazioni legate all'assunzione di farmaci antidepressivi e agli eventuali effetti collaterali è normale: parlane con il tuo psicoterapeuta o il tuo psichiatra.
Non esiste un tempo specifico e prefissato che sia uguale per tutti. Spetta allo psichiatra capire quando è il momento giusto per interrompere la farmacoterapia.